domenica 5 giugno 2016

L'IMPERO DI CINDIA

Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi Nobel per la scienza. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri.
Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri.
È “Cindia”: Cina e India, il DRAGONE e l’ELEFANTE. Cindia non indica solo l’aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell’umanità. Tutto il meglio e tutto il peggio dipende dal loro. Le speranze di progresso così come i rischi di catastrofi, il riscatto dalla miseria e la guerra all’inquinamento, la libertà o la repressione, la salvezza o l’orrore: la partita del XXI si gioca qui.

In totale, Cindia e i suoi paesi satelliti (le cosiddette “tigri asiatiche”, ma anche il Giappone in una nuova fase di crescita economica) sono cinque volte la popolazione dell’intero continente europeo incluse la Russia, otto volte l’Unione europea allargata a 25 membri, 13 volte gli abitanti degli Stati Uniti.
Più di metà dell’umanità è concentrata in quest’area, ed è questa la metà che cresce.
Cresce sia demograficamente, che economicamente. Il DRAGONE e l’ELEFANTE si apprestano a riconquistare il posto che appartenne loro per millenni: quello delle due civiltà più antiche, più ricche, più avanzate durante gran parte della storia dell’umanità. Riemergono, infatti, dopo una parentesi di decadenza, due universi che hanno un passato di 5000 anni, una tradizione storica sconosciuta perfino agli europei. Due nazioni che hanno a lungo primeggiato nella scienza e nella tecnica, che hanno dato al mondo alcuni dei più sublimi tesori dell’arte, dove sono nate grandi religioni e importanti filosofie laiche.
Oggi vi è però fra loro una differenza radicale che ne fa due modelli alternativi.

L’india è la più vasta DEMOCRAZIA esistente al mondo, un esempio di pluralismo e di tolleranza unico per un paese di quelle dimensioni. Anche la Cina sprigiona un fascino irresistibile, ma di segno opposto: è il più imponente modello di Stato autoritario, funzionale e modernizzatore, che ha saputo in pochi decenni traghettare dalla miseria al benessere 300 milioni di persone.

Federico Rampini si spinge oltre i confini della Cina, per raccontare, in una collezione di storie di vita quotidiana, di ritratti di grandi capitalisti di cui noi ignoriamo persino il nome, e di racconti di viaggio, questo enorme impero nascente. E per cercare di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: Cina o India? Oppure Cindia? Vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo?
Come ha giustamente dichiarato Bill Gates: “Tutti mi chiedono che ne sarà della sfida tra Cina e India. Io mi preoccupo di più della nostra sfida contro Cina più India.







La risposta alla domanda che tutti si pongono su chi vincerà tale sfida: il DRAGONE o l’ELEFANTE la mia risponda è: entrambi o nessuno dei due, e forse l'OCCIDENTE, non dovrebbe combattere contro questi paesi, ma magari imparare da loro!

Il mondo è cambiato, i tempi sono cambiati, i modi di vivere sono cambiati, sono cambiati i modi di agire, di pensare, ma non sono cambiati gli ideali e i modi di governare.

L’INIDA è e rimane la più grande DEMOCRAZIA esistente al mondo.
La CINA è il più imponente STATO AUTORITARIO.

L’OCCIDENTE deve fare una buona presa di coscienza: Esso si trova a lottare contro paesi che hanno 5000 anni di storia alle spalle, con il quale non possono competere in nessun fronte.

Forse invece di chiedersi quale sarà il vincitore tra i due, forse l’OCCIDENTE dovrebbe chiedersi come la più grande democrazia del mondo e il più imponente stato autoritario, sono arrivati intatti fino ai giorni nostri, nelle condizioni in cui si trovano ora, dopo il loro periodi bui.

Nell’ultimo quarto di secolo, con regolarità l’INDIA è risuscita a sollevare dalla miseria ogni singolo anno l’1% in più della sua popolazione e oggi 200 milioni di indiani, dal 1980 a oggi hanno sconfitto per sempre la fame e il bisogno.

La CINA, invece, ha saputo in pochi decenni traghettare dalla miseria al benessere 300 milioni di persone.

Mi è capitato molte volte di parlare con persone che hanno visitato l’Oriente, le quali sono rimaste affascinate, incantate, innamorate dell’India della Cina e dell’Asia in generale.
C’è chi vi è tornato in ORIENTE più di una volta in diverse città rimanendo vivere lì anche per molto tempo. Mi hanno raccontato che hanno visto posti bellissimi, ma anche molte cose brutte che però fanno parte di quei paesi e forse sono proprio quelle cose brutte a rendere l’ORIENTE unico, magico e mistico!

Molti di loro sono tornati cambiati dall’Oriente, soprattutto dopo aver visitato l’INDIA.

Tuttavia, non ho mai sentito nessuno che mi abbia mai detto: “HO COMPRESO L'INDIA!”


Molte persone sono tornate da quei luoghi cambiati, ma tornare dal lì cambiati e tornare da lì avendo compreso c’è una bella differenza!