domenica 28 novembre 2021

IL PULLMINO BLU


Il BLU PULLMINO, quanti bei ricordi porta con sé questo pullmino guidato da altri autisti, ma il principale autista eri te, Agostino Pelagracci, che rendevi ogni giorno il tragitto da casa a scuola e viceversa un mero divertimento con la tua simpatia, non c’era buongiorno migliore per iniziare la giornata. La tua allegria, la tua professionalità, la tua disponibilità, la tua umiltà, la tua responsabilità; sì perché fare l’autista non è un lavoro da poco, avevi una responsabilità immensa e noi ancora bambini, non ci rendevamo conto del “peso” che avevi sulle spalle, penso che per te noi bambini che prendevamo il PULLMINO BLU eravamo tutti tuoi figli. Eri sempre accorto, se pioveva venivi a prenderci sotto casa per non farci bagnare, se eravamo in ritardo ci aspettavi, se eravamo pieni di cose da portare a scuola trovavi loro un posto affinché stessimo comodi e soprattutto in sicurezza.

Per la comunità eri sempre disponibile, come a carnevale che guidavi il trenino che trasportava i bambini per il paesino di Magione. Oppure quando facevi i viaggi con i pullman grandi per le gite.

 

Anche quando hai finito di lavorare hai continuato a fare l’autista, accompagnavi le persone dove avevano bisogno di andare, eri sempre disponibile, valutavi ogni singola esigenza delle persone. Se qualcuno poteva attendere, perché nel frattempo avevi una commissione più urgente da fare, chiedevi loro di aspettare e li andavi a prendere quando avevi finito con ciò che era più indifferibile.

 

Non dicevi mai di no, trovavi sempre una soluzione che metteva tutti d’accordo e in condizione che nulla mancasse a nessuno.

 

Eri sempre sorridente, solare, allegro, anche quando ti si incontrava che si era di fretta il tuo saluto non veniva mai a mancare, come d’altronde facevamo noi che ti conoscevamo, chi da più tempo, chi da meno. Ed è così che voglio ricordarti.

 

Mi ritengo, come tanti altri, di essere stata fortuna a conoscerti, perché persone come te sono in via d’estinzione.

 

Potrei scrivere infinite pagine solo per ringraziarti di tutto l’aiuto che ci hai dato, a me e alla mia famiglia in primis, come a tante altre persone, un aiuto prezioso, che porteremo dentro i nostri cuori per tutta la vita.

 

Te ne sei andato così velocemente che non abbiamo avuto il tempo di salutarti e pensare che non ti incontrerò più in giro per Magione, mi rende triste, ma tutto il bene che hai fatto, incondizionato, quello rimarrà sempre nei nostri ricordi, nei nostri pensieri e te ne sarai veramente andato per sempre solo quando la nostra memoria perderà il ricordo di te, cosa assai difficile, impossibile!

 

Non voglio piangere per la tua dipartita, perché piangerei per il dolore che sento e come me tanti altri, voglio solo sapere che ora stai bene e che sei in un posto migliore per l’eternità, dove non ci sono pregiudizi, maldicenze e cose simili, ma solo amore.

 

Te rimarrai sempre l’autista del PULLMINO BLU e ci mancherai tantissimo!

 

Ti auguro BUON VIAGGIO!

 

18 NOVEMBRE 2021 – Jilian Cosci.

sabato 11 settembre 2021

AMERICA ANNO ZERO – VIAGGIO IN UNA NAZIONE IN GUERRA CON SÉ STESSA, BUR Saggi, 2007


Un nuovo viaggio insieme a Lilli Gruber, in una delle nazioni più potente del pianeta, o almeno in passato lo era.

 

Lilli, ci guida all’interno degli Stati Uniti d’America, toccando le città principali, dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, sia attraverso incontri con politici, artisti, giornalisti e uomini di cultura, sia attraverso i racconti della gente comune americana.

Ci svela che cosa è veramente il “Sogno Americano”; ci parla dei sogni, delle speranze, delle delusioni e del malcontento popolare verso la politica di George W. Bush.

 

In questo viaggio incontriamo persone che non solo hanno voglia di cambiare, ma ne sentono il bisogno, il bisogno di ri-sentirsi sicuri in questa nazione, un tempo potente, che loro avevano scelto e che ella aveva accolto.

 

Ora in questa nazione in guerra con sé stessa troviamo persone che sono state tradite, si sentono insicure ed hanno paura, giustamente in seguito alla distruzione del World Trade Center e l’attacco al Pentagono, che erano i siti più sicuri al mondo.

 

L’America di oggi è un’America dilaniata dalle contraddizioni, dalle difficoltà e dalle spinte di rinnovamento, percorso difficile e doloroso, ma necessario, se vuole riaffermare la sua identità e ri-creare agli occhi del mondo il “Nuovo Sogno Americano”.

 

Jilian Cosci 4 Ottobre 2009

martedì 20 aprile 2021

RESPIRA! Alla ricerca della calma nel caos di Margot Sikabonyi - Santelli Editore

 


KEEP CALM AND BREATH, Respirare, atto involontario, ma fondamentale nella vita di ognuno di noi, altrimenti non saremmo vivi!

Ma quanti di voi sanno respirare in maniera corretta e quanti di voi sanno quanto sia importante saper respirare correttamente?

 

 

Margot Sikabonyi, con il suo libro ci insegna proprio a RESPIRARE, attraverso un viaggio che parte dai suoi iniziali provini come attrice fino ad arrivare a ritrovare sé stessa, Margot.

Quella Margot tanto cercata, voluta, desiderata, bramata, che era alienata, celata, nel personaggio di Maria Martini di “Un medico in famiglia”, ruolo che ha interpretato per quasi vent’anni e dal quale sembrava non ci fosse via d’uscita finché grazie a libri da lei letti, l’incontro con la morte, terapie d’urto, viaggi, corsi, cadute e rialzate riesce a ritrovare il giusto ritmo di respirazione di cui il suo corpo ha bisogno, mettendo al primo posto sé stessa, dopo atti di ribellione (sia nella vita reale, che in quella della fiction), come nella quinta stagione della serie parafrasando una sua battuta: “…Mi volete bene, lasciatemi in pace…”, ritrova la pace, la tranquillità e l’equilibrio.

 

Margot Sikabonyi, attraverso questo viaggio si spoglia lentamente, con fatica e dolore, dei panni di Maria Martini, perché sa che quella non è lei è solo un personaggio amato da tanti, ma che però non è reale e non è un caso che il suo profilo Instagram si chiami @therealmargot.

 

Un libro che si legge in mezza giornata nonostante la profondità dell’argomento e nel quale in molte pagine è facile ritrovare qualcosa che anche noi lettori abbiamo vissuto e proprio per questo è un libro che fa male, in quanto vero, autentico, dove Margot ora riesce a dire “NO” ad alta voce, quel NO che per anni si era negata o era rimasto un sussurro, che parla senza peli sulla lingua. Un libro, una guida, che va tenuto sempre sopra il comodino per essere letto e riletto, in quanto è una luce di speranza per chi sa leggerlo e soprattutto farlo suo!