È buio, è giorno, c’è il sole, piove…
Non importa, quando senti quel dolore nel cuore,
quell’inquietudine nell’anima, non ha importanza di cosa ci sia lì fuori, fuori
nel mondo, fra la gente, in mezzo alla città; da un lato vorresti uscire,
fregartene di tutto e di tutti, essere forte, affrontare i tuoi problemi,
lasciarli a casa e uscire, ma poi ti accorgi che sei ancora a letto, che non
riesci ad alzarti. Rimani ore immobile, a pensare, a piangere, rigirandoti nel
letto, rimanendo in uno stato di torpore dal quale non riesci a riprenderti,
piangi e non sai perché, sai solo che non vuoi fare niente, non solo perché non
riesci, vuoi solo lasciarti andare, stare sola, anche se la solitudine a volte
diviene insopportabile, ma preferisci stare sola piuttosto che con false
compagnie, o non essere di compagnia.
Conosci il tuo dolore, ma non sai se gli altri potrebbero
comprenderlo. Sorridi, quando sei costretta a farlo, ma nessuno sa che vivi
costantemente con LA MORTE NEL CUORE e vuoi che nessuno lo sappia, con la
consapevolezza di esser diventata bipolare.
Sola a casa, non importa in quale città, il tuo passato ti perseguita,
più cerchi di sfuggirgli più ti viene a cercare e vuoi stare sola perché può
capire solo chi ha vissuto il tuo stesso dolore è entrato nel tuo stesso tunnel,
ne è uscito, è ancora dentro, non ne farà mai più ritorno, sono questi i
pensieri di chi sta affrontando i propri demoni.
Vorresti essere forte, migliore, non tanto per te, ma per
chi tiene veramente a te, anche se conoscono la tua storia, il tuo passato, le
tue sofferenze, le tue lotte, ma troppo spesso tutto sembra inutile, anche
quando riesci ad alzarti da quel letto e riuscire a fare quel qualcosa anche se
poco ma costruttivo e ti senti comunque di non aver realizzato niente.
Si vuole rimanere soli, perché così ci si può nascondere al
mondo, lasciare che il dolore prenda il sopravvento, piangere per quella
persona che non merita un millesimo di ciò che sei, farsi sopraffare dal
proprio passato, piangere per cose fatte di cui te non hai alcuna colpa e
meriteresti solo di essere un po’ compresa.
Non vuoi compassione, solo non essere presa in giro, essere
capita, avere qualcuno al tuo fianco che abbia la tua stessa pazienza, che non
ti giudichi, che abbia il coraggio di dirti le cose in faccia, senza giri di
parole, che non t’illuda e che ti aiuti nei momenti in cui sei più debole, come
te che cerchi di essere un aiuto nonostante hai LA MORTE NEL CUORE!
Quella MORTE NEL CUORE, con la quale, volendo o non volendo
hai imparato e stai imparando a conviverci, perché non si uscirà mai da quel
tunnel nel quale si è entrati, si può solo lottare ogni secondo, ogni minuto,
ogni ora, ogni giorno della vita che rimane da vivere!